Titolo e contributi: Le tre del mattino / Gianrico Carofiglio
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2017
Descrizione fisica: 165 p. ; 22 cm
ISBN: 978-88-06-23607-6
Data:2017
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.), Italiano (lingua dell'opera originale)
Paese: Italia
Sono presenti 14 copie, di cui 12 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
---|---|---|---|---|---|
Gambassi Terme | 853.914 CAR | 3-14077 | In prestito | 21/10/2023 | |
Fucecchio | 853.91 CAR | 9-50406 | In prestito | 18/10/2023 | |
Empoli | ITA3 CARgi TRE | 4-178122 | In prestito | 19/10/2023 | |
Castelfranco di Sotto | 853.91 CAR 15 | 11-32738 | Su scaffale | Non disponibile | |
Castelfranco di Sotto | 853.91 CAR 16 | 11-32739 | In prestito | 26/10/2023 | |
Capraia e Limite | 853.914 CAR | 15-7642 | In prestito | 20/11/2023 | |
Castelfiorentino | 853.9 CAR | 5-71968 | In prestito | 21/10/2023 | |
Montaione | 853.92 CAR | 13-23840 | In prestito | 21/10/2023 | |
Vinci | G 853.914 CAR tre | 8-27892 | In prestito | ||
Santa Croce sull'Arno | 853.914 CAR | 12-57540 | In prestito | 21/10/2023 | |
Montespertoli | 853.9 CAR tre | 6-30041 | In prestito | 21/10/2023 | |
Castelfiorentino | 853.9 CAR | 5-72199 | Da scartare | Non disponibile | |
Cerreto Guidi | 853 CAR | 7-22204 | In prestito | 21/10/2023 | |
Montelupo Fiorentino - MMAB | NARR CARO | 2-32321 | In prestito | 21/10/2023 |
Ultime recensioni inserite
Era appena adolescente, Antonio, quando gli è stata diagnosticata la patologia dell’epilessia idiopatica. Dopo un primo consulto in Italia, il giovane, con il padre, matematico ed insegnante, e la madre, docente di lettere, ormai separati, decide di recarsi in Francia, a Marsiglia, presso lo studio del Dottor Gastaut, un luminare nel settore della malattia de qua. A seguito di questo la vita del paziente torna ad essere “quasi normale”, può riprendere gran parte di quelle abitudini a cui era stato costretto a rinunciare e la sindrome sembra ormai essere sotto controllo. Trascorsi tre anni (siamo circa nel 1983), padre e figlio – ormai diciottenne – tornano in quel de la ville francese per il responso ultimo: sarà Antonio definitivamente guarito oppure dovrà continuare a sottoporsi alla terapia?
Apparentemente, il ragazzo sembra essersi ristabilito, il medico però, decide di sottoporlo ad un’ultima prova, la cd “prova da scatenamento” (oggi vietata e sconsigliata negli ambienti clinici). Padre e figlio, obbligati a causa di quest’ultima, a restare svegli per ben 48 ore consecutive (senza farmaci curativi e supportati soltanto da sorta di pillole a contenuto anfetaminico, atte e necessarie a evitare che il sonno sopraggiunga), si conosceranno, forse, per la prima volta, e, in questo colloquio inaspettato, riusciranno a mettersi a nudo, con le loro paure, forze e fragilità. Un’intimità, quella ritrovata, che Antonio, ricorda ormai da uomo adulto, con un vigore e una forza tale da far supporre che quei giorni siano celati in tempi brevi e non nei recessi della memoria.
Il tutto è avvalorato da una penna briosa, rapida, fluente e affatto impegnativa. La prima sensazione che coglie il lettore nello scorrimento delle vicende è, infatti, la leggerezza, nonostante, i contenuti, siano di indubbia riflessione. Carofiglio si distingue dal suo solito modus operandi ed anche se è percepibile la sua impronta “dietro” il componimento, non si può non apprezzare il tentativo di rinnovamento che in esso è racchiuso. Significativo anche il dato di provenienza delle vicende, liberamente ispirate a fatti realmente accaduti.
Una storia intensa, meditativa che tocca le corde più intime dei rapporti umani e familiari.
«Ero scettico e lui per convincermi ha citato un grande matematico polacco, Stefan Banach: diceva che i buoni matematici riescono a vedere le analogie ma i grandi matematici riescono a vedere le analogie tra le analogie. E’ una definizione geniale, e il mio amico diceva che la stessa cosa vale per i giuristi: quelli bravi colgono le analogie, le omogeneità e le disomogeneità, i grandi le analogie fra le analogie. Sono capaci di portare il discorso su un livello diverso.»
«Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto complicata sia la vita»
Clicca sulla mappa dove vuoi posizionare il tag